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Italy4Innovation – How to decarbonise our economies? Sharing Italian and British experiences and perspectives

La serie Italy4Innovation volge su tematiche Green in vista dell’appuntamento della COP26 di Glasgow, dedicando alcuni eventi alla transizione energetica. Il primo di questi eventi si è tenuto l’8 settembre 2021, in collaborazione con Eni (società presente nel Regno Unito dal 1967), e ha messo a fuoco, in un esercizio di parallelismo, le rispettive esperienze e prospettive di de-carbonizzazione. In esame l’intera gamma delle soluzioni (fonti rinnovabili, tecnologie, politiche) che la transizione a modelli energetici più sostenibili esige, non potendo prescindere (in questo complesso eppure ineludibile percorso) dalle differenze regionali, locali e di sviluppo che caratterizzano i vari contesti economico-politici e sociali nei quali innestare le politiche per la lotta agli effetti climalteranti.

Tra i partecipanti, Bassam FATTOUH, Direttore dell’Oxford Institute for Energy Studies, che ha ricordato lo scenario per nulla uniforme che abbiamo davanti, dove non esiste un singolo percorso di transizione e dove la “non-linearita’” arriva a caratterizzare perfino i singoli territori. Di qui l’opportunità di adottare programmi massimamente flessibili. In questo articolato processo, società energetiche tradizionali, come la stessa Eni, vanno considerate parte della soluzione, ha sostenuto il Responsabile degli Affari istituzionali di Eni Lapo PISTELLI, che ha illustrato i progetti del gruppo nell’abbattimento delle proprie emissioni e il contributo che si intende fornire. È questo proprio il caso del Regno Unito, dove Eni affianca alle tradizionali attività di esplorazione ed estrazione di greggio e gas, lo sviluppo di un progetto di cattura e stoccaggio della Co2 nei giacimenti esauriti dell’area della Baia di Liverpool. Il piano predisposto dal consorzio HyNet (di cui Eni è capofila e che è in competizione con altri progetti) prevede per altro di contribuire sia alla riduzione delle emissioni dei distretti industriali energivori dell’Inghilterra centrale (per l’indispensabile processo di accompagnamento dell’industria a un futuro più sostenibile) che alla produzione di idrogeno cosiddetto blu.

Nel suo intervento di saluto, l’Ambasciatore d’Italia Raffaele TROMBETTA ha rimarcato la centralità della lotta ai cambiamenti climatici e delle iniziative di sostenibilità ambientale previste nel partenariato italo-britannico (imperniato quest’anno sulla co-presidenza della COP26 e nel coordinamento delle agende delle rispettive Presidenze G7 e G20), ma soprattutto le priorità che l’Italia si è data nel PNRR, dove la missione della transizione ecologica assorbe il 31 % delle risorse complessive. Gli altri illustri partecipanti erano Philip HEMMENS (Head of North Europe di Eni), Rachel PERRY (Progressive Energy Ltd e Project Manager di HyNet) e Guy MADGWICK (CEO di Red Rock Power). Il panel è stato moderato dal Capo dell’Ufficio economico dell’Ambasciata, il Consigliere Massimo CARNELOS.

 

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