Partecipazione del Sottosegretario al Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni alla Conferenza Internazionale “Culture in Crisis”, Victoria & Albert Museum.
Come proteggere il patrimonio artistico del Medio Oriente dalla minaccia dell’ISIS e da altri estremisti? Quale è il ruolo dei Musei e di altre istituzioni nel prevenire la distruzione di beni culturali in aree di conflitto? Sarà possibile favorire l’intervento di reparti specializzati per tutelare il patrimonio artistico e culturale nelle aree a rischio?
Alla luce della recente distruzione di siti archeologici in Siria e Iraq per mano dei combattenti dello Stato Islamico, il Victoria and Albert Museum e l’Istituto di Conservazione di Beni Culturali di Yale University hanno organizzato, sotto il patrocinio dell’UNESCO, la conferenza internazionale “Culture in Crisis”, tenutasi ieri presso lo storico museo londinese a South Kensington. Molti esperti nel settore della conservazione dei beni culturali, provenienti da tutto il mondo, hanno esaminato casi precedenti e possibili strategie per contrastare il fenomeno della volontaria distruzione di siti archeologici e di patrimoni artistici.
In riconoscimento del ruolo svolto dell’Italia nell’ambito della salvaguardia e preservazione del Patrimonio Culturale Mondiale, il Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Ilaria Borletti Buitoni, ha partecipato alla sessione iniziale della conferenza, a margine della quale ha partecipato anche ad un incontro con la stampa internazionale e ad una sessione di domanda e risposta con il pubblico.
Nel suo intervento, l’Onorevole Borletti Buitoni ha illustrato la proposta del Governo Italiano – presentata alle Nazioni Unite assieme alla Spagna – per fermare gli atti barbarici contro il patrimonio culturale mondiale, tramite l’avvio di un progetto sui ‘caschi blu’ dell’arte che pone anche l’obiettivo di fare riconoscere internazionalmente la distruzione dei patrimoni culturali quale crimine contro l’umanità. Tale iniziativa, su impulso italiano, conferma la posizione in prima linea dell’Italia nella missione.
– Articolo recente comparso su The Guardian in merito alla proposta italiana