Da destra: Umberto Allemandi, Mario Tavella, Amb. Pasquale Terracciano, Sabrina Corbo, Karen Lawrence Terracciano, Maria Sancho-Arroyo Puliti, Cecilia Treves. Foto – Salvatore Mancuso
Pubblicazione sulla storia diplomatica, artistica e architettonica dell’Ambasciata d’Italia a Londra, presentata assieme ad esperti Sotheby’s e ad Allemandi editore.
Presentato stasera “L’Ambasciata d’Italia a Londra”, una nuova pubblicazione edita dalla Società Editrice Umberto Allemandi, in collaborazione con Sotheby’s, sulla storia recente della missione diplomatica, a partire dall’insediamento nell’attuale sede al 4 Grosvenor Square. Il volume, pubblicato sia in italiano che in inglese, comprende sezioni dedicate alla collezione di arte, alla storia dell’architettura dell’edificio, oltre che alla storia delle relazioni bilaterali dal 1932 ad oggi.
L’Ambasciatore Pasquale Terracciano, che ha lanciato l’idea del progetto assieme alla consorte, Karen Lawrence Terracciano, ha ricordato agli ospiti della serata, per lo più appassionati di arte e rappresentanti del mondo della cultura, l’ispirazione per il nuovo volume – l’opportunità di ricostruire, con la collaborazione di un team di esperti, l’eredità storico-culturale di questa Ambasciata, sotto il profilo della sua storia diplomatica e architettonica e del patrimonio artistico qui conservato dalla prima metà del Novecento. L’Ambasciatore, nel suo intervento di apertura, ha offerto, inoltre, alcuni cenni storici, evidenziati nella prefazione a firma di Sergio Romano.
Infine, l’Ambasciatore Terracciano ha ribadito che era importante valorizzare la collezione, in quanto “parla delle nostre radici, ma conferisce anche prestigio al nostro presente e aiuta a proiettare il soft power italiano nel Regno Unito, cosa non trascurabile nell’attuale congiuntura storica che attraversiamo”.
Un esempio concreto dell’impatto del soft power, ha aggiunto, è stato il ritorno nel Regno Unito della Venere attribuita al Botticelli e alla sua bottega, un tempo parte della collezione dell’Ambasciata (1934-1940), avvenuto un anno fa – per la prima volta in oltre 7 decadi – in occasione del prestito da parte della Galleria Sabauda di Torino al Victoria and Albert Museum per la mostra Botticelli Reimagined, dove è stata una delle opere di maggiore richiamo.
All’intervento dell’Ambasciatore è seguito quello del Dott. Umberto Allemandi, Presidente della omonima società editrice che ha pubblicato il libro, il quale ha ripercorso i momenti salienti del progetto e della collaborazione con l’Ambasciata e gli esperti Sotheby’s.
Il volume, reso possibile grazie ai fondamentali contributi di Green Network Energy e Intesa Sanpaolo, è ricco di contenuti testuali e fotografici e si distingue per una approfondita analisi della collezione d’arte, frutto di un’attenta e rigorosa ricerca storico-artistica delle principali opere, a cura di numerosi esperti Sotheby’s guidati da Mario Tavella, Chairman Europe della celebre casa d’aste e Maria Sancho-Arroyo Puliti, Director at Sotheby’s. La storia architettonica dell’edificio nel contesto del quartiere di Mayfair, è stata curata dall’esperto di storia dell’architettura Michael Hall, mentre le foto, in particolare quelle degli ambienti, sono del celebre fotografo Massimo Listri, il quale aveva già collaborato a libri fotografici sull’arte e l’architettura di numerosi sedi istituzionali italiane.
Il Dott Tavella ha concluso la presentazione del libro con un’analisi di una selezione delle maggiori opere della collezione in Ambasciata, fornendo alcuni particolari sulla ricerca che il progetto ha comportato e su alcune scoperte inedite, emerse fra l’altro, dalla consultazione di documenti dell’Archivio Storico Diplomatico della Farnesina.
In occasione della serata sono stati messi in vendita delle copie del libro, a tiratura limitata, i cui proventi sono destinati alla Scuola Italiana a Londra (SIAL).