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Si è conclusa la seconda Settimana della Cucina italiana nel Regno Unito (20-26 novembre 2017)

Nel corso della settimana dedicata alla cucina italiana, che ha interessato l’intera rete diplomatica della Farnesina, una ventina di appuntamenti promossi dall’Ambasciata d’Italia a Londra hanno avuto luogo a Londra, nell’ottica di promozione dell’identità culinaria e del settore agroalimentare Made in Italy nel Regno Unito.

Si è conclusa domenica 26 novembre la seconda edizione della “Settimana della Cucina italiana in UK”, declinazione britannica dell’iniziativa nata da un comune accordo tra il Ministero degli Affari Esteri, Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Accademia della Cucina italiana, che promuove e supporta l’identità culinaria italiana nel mondo, raccogliendo l’eredità di Expo Milano 2015.

Sono stati venti gli eventi organizzati a Londra per l’edizione 2017 – quasi il doppio dello scorso anno. Ciò grazie alla collaborazione con gli attori del Sistema Italia: Delegazione UK della Accademia della Cucina italiana; ICE – Istituto per il Commercio Estero; Camera di Commercio italiana nel Regno Unito, Istituto Italiano di Cultura, ENIT. Ad essi si sono affiancati numerosi partner di settori diversi come industria agroalimentare, rappresentanza di categoria, istituzioni, finanza, media, accademia e persino letteratura, con i quali è stato costruito il calendario di quest’anno.

I temi su cui è stata impostata la Settimana nel Regno Unito sono stati quelli della capacità di contaminazione e collaborazione -nel nostro caso con la cultura gastronomica inglese – insita nella cucina italiana; della sostenibilità e dell’economia circolare; della innovazione, dell’impatto del Brexit sul settore agroalimentare; del valore della dieta mediterranea e della cultura conviviale italiana per la salute umana; della professionalità e managerialità italiana nell’industria di settore.

Come lo scorso anno, la Settimana della Cucina italiana in UK si è tenuta in coincidenza con la fiera Food Matters Live. Un palcoscenico di assoluto rilievo ove presentare eccellenze innovative italiane, ivi incluse start-up innovative e aziende di certificazione halal&kosher, ad una platea di stakeholders globale come quella londinese

Gli eventi si sono articolati in tavole rotonde, seminari, esposizioni, conversazioni, masterclass, occasioni conviviali.

Tra i personaggi di spicco che hanno animato questa Settimana vanno certamente annoverati l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, gli chef Livia e Alfonso Iaccarino, Giorgio Locatelli, James Dugan, Enzo Oliveri e Francesco Mazzei, accademici e ricercatori come Sonia Dagnino e Stefano Predieri, scrittrici come Simonetta Agnello Hornby, manager e rappresentanti di categoria come Luigi Scordamaglia.

Nei contenuti e nella diffusione, la Settimana ha mirato a mantenere e rafforzare la leadership italiana di settore nel Regno Unito e la capacità del nostro paese di innovare e produrre best practices sui grandi temi globali della sostenibilità (di produzione e consumo agroalimentare), e della sicurezza alimentare. Una leadership basata su un settore come quello dell’agro-industria nazionale, e delle tecnologie ad essa collegata, che è il secondo per occupati, output ed export per l’economia italiana L’ambizione complessiva dell’iniziativa della Settimana della Cucina italiana nel Mondo è infatti quella di recare un contributo al raggiungimento del traguardo di 50 miliardi di euro di esportazioni nel 2020 (oggi siamo a 40).

La Settimana della Cucina nel Mondo sul sito della Farnesina

L’Accademia italiana della cucina

La Carta di Milano (Expo 2015)

 

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