L’Ambasciata d’Italia ha ospitato il 7 marzo scorso la conferenza “Maritime economy: a new centrality of the Mediterranean and the pivotal role of Italy. The case of short sea shipping”, in collaborazione con la società Intergroup.
Nel suo saluto iniziale, l’Ambasciatore d’Italia Raffaele Trombetta ha ricordato la centralità del Mediterraneo, un’area che occupa solo l’1% della superficie terrestre ma che costituisce il punto di congiunzione tra tre continenti, con un ruolo fondamentale per la sicurezza, la stabilità e il benessere globale. L’Italia è il cuore di questa riacquisita centralità strategica della regione mediterranea, ha sottolineato l’Ambasciatore, con tutte le opportunità economiche che ne conseguono (mercato di 500 milioni di consumatori, snodo cruciale dei traffici marittimi internazionali, bacino energetico, Blue Economy).
Gli stessi concetti sono stati ribaditi dal General Manager di Intergoup, Riccardo Sciolti, che ha messo in luce l’importanza del short-sea shipping per l’Europea e la posizione di primato che l’Italia occupa in tale ambito nel Mediterraneo. Nella sua dettagliata presentazione, il General Manager del Centro Studi SRM (Gruppo Intesa SanPaolo) Massimo Deandreis ha illustrato una serie di qualificati dati e trend che evidenziano le enormi potenzialità del Mediterraneo, sorta di lago al centro della più alta concentrazione di PIL al mondo, che l’espansione di Suez ha ora reso maggiormente competitivo anche in riferimento ai traffici marittimi tra Asia e le coste orientali del Nord America.
Il successivo panel, moderato dal Prof. Robert Leonardi (Visiting Professor della School of Government dell’Università LUISS di Roma) ha visto la partecipazione di Zeno D’Agostino (Vice Presidente dell’Organizzazione europea dei porti, nonché Presidente del Porto di Trieste), Pietro Di Sarno (Vice Presidente di Young Ship Italia) e Alessandro Onorato (Vice Presidente Esecutivo del gruppo Moby). Nel dibattito e nell’interazione con il folto pubblico è emerso quanto l’industria marittima sia importante per l’economia italiana, a cominciare dalla rete dei porti e delle relative infrastrutture e connessioni intermodali, tutti ambiti nei quali l’Italia e il Mediterraneo in genere stanno avanzando in termini di competitività.