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Italy4Innovation: Space2Growth

L’economia dello Spazio (il “New Space”, nuove aziende e nuovi prodotti e servizi nel campo delle tecnologie e scienze spaziali), è stata al centro del diciannovesimo appuntamento di Italy4Innovation.

Co-organizzato con Telspazio UK (gruppo presente in UK da 44 anni), il seminario ha visto alternarsi i rappresentanti delle due Agenzie spaziali, di ESA, di Telespazio (ha partecipato l’AD Ing. Pasquali), accademici ed esperti.

Lo spunto per l’organizzazione dell’incontro è stata la crescita negli ultimi anni, nei rispettivi paesi (e altrove), dello Spazio come area di ricerca e sviluppo, industria, fucina di nuove imprese, volano di innovazione e trasferimento tecnologico, nonché applicazioni nelle discipline più varie (accompagnata da un’impennata di investimenti anche privati). Si tratta di sviluppi significativi che l’Ambasciatore Raffaele Trombetta ha evidenziato nell’intervento di apertura, ricordando, relativamente all’Italia, la nuova normativa sullo spazio del 2018 (che ha ridefinito i poteri e la governance di settore) e più recentemente l’istituzione della giornata nazionale dello spazio (14 dicembre), ma soprattutto le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ugualmente elevata l’attenzione nel Regno Unito, che alla fine dell’anno scorso ha pubblicato un importante piano strategico (UK Space Strategy) che punta a dirottare maggiori investimenti e condurre a risultati tangibili per l’economia reale, in una cornice che vuole essere sempre più internazionale, grazie a forti partnerships bilaterali e la partecipazione a programmi multilaterali.

In Italia e nel Regno Unito si è rafforzata la consapevolezza, sia tra gli attori pubblici che privati, dello Spazio come propulsore di rilancio economico e crescita, con positive ripercussioni su ambiti vastissimi (vero catalizzatore di sviluppo e innovazione).

È stato constatato che tale fortunata congiuntura offre ampi margini per una crescita delle collaborazioni bilaterali e l’interscambio economico Italia-UK, partendo dai già consolidati programmi di cooperazione e di ricerca, come anche dalla presenza di numerose aziende nei due mercati, in particolare di nuove emergenti realtà che si affiancano a gruppi piu’ grandi con una presenza consolidata.

Ne sono esempio le italiane D-Orbit e Kayser, entrambi testimoni, nel dibattito che ha seguito gli interventi istituzionali, del successo nell’internazionalizzazione di nostre aziende su questo mercato.

L’economia dello Spazio si afferma quindi come vibrante ambito per l’ideazione, lo sviluppo e la commercializzazione di soluzioni ai problemi di ogni giorno e per affrontare le sfide odierne e quelle future. Motore di crescita economica e occupazione a elevato valore aggiunto (da cui l’urgenza di individuare percorsi per portare più giovani, soprattutto donne, a dedicarsi a tali discipline), lo Spazio si presenta alla stregua di una “opportunità obbligata”, che spicca per la capacità di essere catalizzatore di soluzioni transettoriali e straordinarie capacità di contaminazione tra ambiti scientifici, tecnologici ed economici più diversificati.

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