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Lingua e Cultura italiana

XXII Settimana della Lingua italiana nel Mondo (17-23 ottobre 2022)

“L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo”

La Settimana della Lingua italiana nel mondo è un appuntamento che si tiene dal 2001 ogni anno nella terza settimana di ottobre. Organizzata dalla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura assieme a MIC, MUR e ai principali partner della promozione linguistica in Italia (tra i quali Accademia della Crusca, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani e Società Dante Alighieri) e al Governo della Confederazione elvetica, la Settimana è divenuta nel tempo una delle più importanti iniziative dedicate alla celebrazione della lingua italiana nel mondo. Sin dalla sua istituzione, questo appuntamento ha ricevuto annualmente l’Alto Patronato da parte della Presidenza della Repubblica.

Ogni Settimana è dedicata a un tema diverso, che serve da filo conduttore per un ricco programma di conferenze, mostre e incontri. Nel quadro dell’”Anno Europeo dei Giovani”, la XXII edizione, in programma dal 17 al 23 ottobre, ha come tema “L’italiano e i giovani”, con l’obiettivo di esplorare le modalità con cui linguaggi e strumenti di comunicazione stanno evolvendo attraverso le generazioni di nativi digitali, nell’ottica di trasmettere, in Italia e all’estero, l’immagine di una lingua e, con essa, di un Paese forti del proprio passato, ma allo stesso tempo vivi e creativi nel presente.

In quest’ambito il 17 ottobre, l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito Inigo Lambertini ospita presso la Residenza il talk “Are we changing? From the streets of Glasgow to social media: the evolution of stories and the way we write them”, una conversazione su come il linguaggio cambia con i tempi.

I social media fanno parte della nostra vita quotidiana, qualcosa che non avremmo immaginato solo pochi anni fa. Si è già detto abbastanza su quanto l’accesso all’informazione globale abbia alterato il nostro modo di pensare. È vero, tuttavia, che i romanzi più recenti spesso beneficiano di questo immenso bacino di informazioni e che pochissimi di noi, se non nessuno, può anche solo concepire di scrivere senza l’aiuto di Google o di Wikipedia. E tutto questo è avvenuto quasi passivamente, senza che ce ne accorgessimo. Ciò che è ancora poco chiaro è se le numerose ramificazioni di Internet siano state incorporate attivamente e in modo efficace nella prosa letteraria.

Allo stesso modo, forse in modo meno inaspettato, la quotidianità – e il linguaggio – sono entrati nella letteratura e hanno cambiato radicalmente ciò che scriviamo – e quindi il modo di pensare. Street art, street food, street fashion: sono tutti lì, ad influenzare il linguaggio e le storie che leggiamo e scriviamo.

Può la letteratura superare questo sviluppo indenne, incontaminata? E se sì, qual è il posto dei social e dei nuovi linguaggi nei romanzi?

Due autori molto diversi parlano di come la letteratura e le storie cambiano a seconda dell’ambiente in cui crescono:

Ester Viola – Vive a Milano, ma ha trascorso i vent’anni a Napoli studiando legge e un po’ di economia. È sempre stata un avvocato, un avvocato del lavoro prestato ai divorzi. È generalmente interessata alla vita dentro, sui e intorno ai social network.

Graeme Armstrong – l’adolescenza trascorsa all’interno della cultura delle gang di Glasgow, è diventato noto al pubblico con il suo romanzo d’esordio, THE YOUNG TEAM, basato sulle sue esperienze.

Ciò che hanno in comune è la loro attenzione al mondo di oggi, dallo “zoo” umano delle grandi città, allo zoo di vetro che è diventato Internet. Ci parleranno di come la loro letteratura è influenzata dal mondo che ci circonda e di come il linguaggio delle loro storie si è adattato all’ambiente circostante.

A moderarli, Federico Gatti, corrispondente da Londra di Mediaset.