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Italian Business Integrity Day (IBID)

Per celebrare la Giornata Internazionale contro la Corruzione, il 9 dicembre l’Ambasciata d’Italia a Londra ha ospitato il seminario Italian Business Integrity Day (IBID).

L’evento rientra in un progetto innovativo lanciato dal Ministero degli Esteri, in collaborazione con Transparency International Italia ed alcune grandi imprese italiane operanti all’estero, giunto alla terza edizione annuale. Esso si è svolto per la prima volta nella Capitale britannica e ha contato sulla partecipazione e supporto della Law Society.

Scopo dell’iniziativa è di presentare ad un pubblico qualificato le migliori esperienze e buone prassi di modelli organizzativi e programmi di compliance attuati dalle imprese italiane per prevenire la corruzione ed altre condotte illecite nelle attività aziendali. Attraverso l’Italian Business Integrity Day, il Ministero degli Esteri contribuisce alla proiezione internazionale del settore privato anche sotto il profilo dell’aderenza ai più elevati standard di etica e legalità.

La lotta alla corruzione ha un impatto economico diretto per le imprese, oltre che essere la declinazione di un valore etico o di un principio giuridico. Contrastare attivamente la corruzione permette di diffondere, anche e soprattutto fuori dall’Italia, un’immagine di integrità e trasparenza che si traduce in vantaggio reputazionale e competitivo. Il settore privato italiano che opera all’estero può contribuire, attraverso la creazione di una cultura di legalità e un modello di impresa sostenibile, a una diversa narrativa del made in Italy, richiamando nel contempo l’esigenza di un ambiente regolatorio che garantisca pari condizioni di concorrenza tra le imprese anche sotto il profilo degli standard anticorruzione.

I seminari IBID – sono previsti eventi analoghi ad Abu Dhabi il 16 dicembre, a margine della conferenza delle Nazioni Unite contro la corruzione, e a Berlino in gennaio – attestano la sinergia pubblico-privato-società civile nella lotta alla corruzione, in coerenza con il metodo multi-stakeholder, e mirano a illustrare aspetti concreti di un ordinamento e di un sistema produttivo che sono distanti dallo stereotipo cui l’Italia è talvolta associata.

Le imprese protagoniste, alcune rappresentate al massimo livello, erano Acciai Speciali Terni, Falck Renewables, Rina SpA e Ferrovie dello Stato-Trenitalia.

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